Lo smalto ha fatto la storia della manicure, ma in pochi conoscono realmente le sue origini: dal luogo dell’avvento alla prima composizione.
Unghie che passione! Al giorno d’oggi milioni di persone non rinunciano ad una manicure per avere sempre mani impeccabili. Quella degli smalti è una pratica tanto comune quanto antica: il primo smalto risale a ben 5 mila anni fa. Sebbene ad oggi, che sia smalto, semipermanente o gel, siano molte le persone ad utilizzare questo tipo di prodotto, solo i veri esperti sono in grado di raccontarne la storia, tanto affascinante quanto ricca di mutamenti.
Lo smalto ha fatto il giro del mondo ed è nato per coprire i normali segni di usura delle unghie, senza negare una buona dose di vanità. Dall’albume d’uovo fino all’Hennè: sono stati molti i materiali insoliti utilizzati per generare colore che rimanesse impresso nello strato ungueale, ma prima dell’ingegno è arrivato il pensiero, ossia quello di conferire alle unghie quel tocco di colore.
Gli esperti di estetica non hanno alcun dubbio, altri ricorderanno frammenti di una storia che ha segnato per sempre il mondo del beauty. Anche se facessi parte di coloro che non hanno la più pallida idea della risposta, la storia dello smalto è davvero curiosa e vale la pena di essere conosciuta.
Lo smalto è nato in Asia, Europa o Africa? Nessuna di queste opzioni si rivela sbagliata, poiché in ognuno di questi luoghi ha vissuto un’evoluzione storica di questo prodotto. Eppure la sua nascita sembra giungere in Asia.
In Cina, infatti, gli antichi creano una miscela di albume, cera d’api, gomma arabica, piante, fiori e allume di potassio per tingere le unghie. Inizialmente, si preferivano colori neutri ispirati alla natura e ai fiori, ma poi i nobili desideravano smalti più ricchi, con pietre preziose, metalli e polvere d’oro e d’argento per mostrare il proprio status sociale.
In India si dice che fossero soprattutto gli uomini a usare miscele a base di henné per tingere le unghie. Anche in Egitto, si usava l’hennè come smalto per indicare lo status sociale. I colori variavano dal cremisi al rosso rubino. Per esempio Nefertiti preferiva uno smalto rosso acceso, simbolo di seduzione, mentre Cleopatra optava per un rosso più tenue, tendente al cremisi.
Durante il Rinascimento in Europa, la cura delle mani e delle unghie tornò di moda con colori pastello, i preferiti dalla nobiltà. Nel XIX secolo la manicure divenne sempre più importante, come evidenziato anche nella letteratura. Nel XX secolo, poi, lo smalto rosso divenne protagonista, ispirato ai colori delle auto da corsa. Negli anni ’20, si cercava l’effetto ‘moon manicure’, mentre negli anni ’30 venne finalmente inventato lo smalto moderno con pigmenti.
Con il Technicolor, le attrici diventano testimonial dello smalto, e negli anni ’60 le tonalità delicate come il rosa divennero popolari. Poi l’arrivo degli anni ’70, dove le unghie finte dai colori vivaci erano di moda, mentre negli anni ’80 le cantanti come Madonna dettavano le tendenze con unghie lunghe e colori forti. E oggi? Milioni di persone non possono farne a meno, optando per tecniche indubbiamente più belle e soprattutto durature.
E tu, conoscevi questa storia?
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